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ARTISTA ALLO SPECCHIO: TEO ROOTICAL

Ciao Teo presentati ai lettori di Music in Black
Ciao a tutti. Sono Teo Rootical. Sono sempre stato attratto dalle arti fin da piccolo, la musica, il teatro e la radio. Amo stare in compagnia, viaggiare e stare ai fornelli.
Mi sono laureato al D.A.M.S. di Torino, e il mio attuale lavoro è quello di conduttore di laboratori teatrali e musicali nelle scuole: ho centinaia di allievi ogni anno, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. Ogni tanto mi ritrovo sul palco anche come attore.
Con la mia reggae band “Rootical Foundation” mi sono preso un sacco di soddisfazioni, suonando su e giù per l’Italia e in alcuni festival europei (che i primi anni mi sarei sognato), e collaborando con artisti reggae, italiani e internazionali, che ho conosciuto e sempre stimato.
Sono membro del direttivo italiano di Stand Up For Jamaica Onlus, associazione che si batte per la difesa dei diritti umani in Giamaica. Cerco di dare il mio contributo concreto da qui, per l’isola che è sempre nei miei pensieri.

Com’è nata la passione per la musica?
E’ nata in famiglia, grazie all’ascolto dei vinili e cassettine dei miei genitori, e al passatempo di cantare insieme. All’età di 10 anni ho iniziato a studiare chitarra classica. Nello stesso periodo, ho avuto la fortuna di essere coinvolto nella radio locale della mia città, Radio Magenta (con cui collaboro tuttora), e di sicuro il poter avere a portata di mano un archivio sterminato di musica di tutti i generi, ha contribuito a farmela amare sempre di più. Al momento collaboro anche con Reggaeradio.it, in un programma che unisce la musica alle tematiche sociali, a cui tengo particolarmente.

Il tuo miglior pregio?
Sono un inguaribile sognatore, e cerco sempre di essere d’aiuto.

Il tuo miglior difetto?
La testardaggine! Quando mi metto in mente di realizzare una cosa, vado avanti a “testate” (in fondo sono del segno del Toro), finchè non riesco a realizzarla.

Descriviti con 3 aggettivi…
Creativo, dinamico (non sto fermo un attimo), fedele agli impegni presi.

Chi ti ha ispirato nella tua carriera?
Non so se ci sia una persona in particolare. L’incontrare tanti artisti che con passione, dedizione, professionalità, portano avanti (anche con fatica) i propri progetti, è di sicuro una continua fonte di ispirazione.

Sogni nel cassetto?
Unire le mie due più grandi passioni, il teatro e la musica reggae, in uno spettacolo musicale originale (in cui non starei sul palco, ma alla drammaturgia e regia).

Qual è l’evento più curioso che ricordi della tua carriera artistica, quello che ti fa sorridere ogni volta che ci pensi?
Un bel po’ di anni fa suonavamo ad una festa, in provincia. A un certo punto del live, preso dall’entusiasmo, il presidente dell’associazione che ci aveva invitato, è salito sul palco e mi ha dato un bacio… io non ho smesso di ridere per il resto del concerto!

Il libro più bello o che ti ha cambiato la vita?
Sono cresciuto in mezzo ai libri, perché i miei genitori, qualche anno prima che nascessi, aprirono una libreria a Magenta. Quindi in realtà, di libri che mi hanno “segnato” ne avrei un sacco, legati a diversi momenti della vita. Posso citare “On The Road” e “I vagabondi del Dharma” di Jack Kerouak, “Ragazzi di vita” di Pasolini, “Il partigiano Johnny” di Beppe Fenoglio, per quanto riguarda i romanzi; “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare e “I giganti della montagna” di Pirandello per il teatro, “Bass Culture” di Lloyd Bradley e “Resistenza Rasta” di Horace Campbell per quanto riguarda la musica.

Una citazione o una frase che ti ha colpito e che non dimenticherai mai?
“Siate sempre capaci di sentire nel più profondo, qualunque ingiustizia commessa contro chiunque, in qualunque parte del mondo”. Ernesto “Che” Guevara

Se tu potessi trascorrere un giorno con un artista vivo o morto chi sceglieresti?
Credo che sceglierei di passarlo con lo “zio” Bob.

Come ti vedi tra 10 anni?
Con i dread un po’ più “imbiancati” ma con la stessa innata e folle passione per la musica, e per tutto quello che significa il reggae anche a livello di livity quotidiana e impegno.

Il tuo brano più bello? Lascia il link per ascoltarlo o per vedere il videoclip
Non so se sia il più bello, ma sicuramente è uno di quelli con il messaggio più forte e a cui tengo di più: STAY HUMAN.

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