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IL GRUPPO UNIONE SUONATORI DI BASE VINCE IL PREMIO “MIGLIOR ARRANGIAMENTO”

Con molto piacere abbiamo appreso che il gruppo calabrese Unione Suonatori di Base ha vinto il premio ‘miglior arrangiamento’ a Radio Roccella Rock Contest, un traguardo a nostro parere più che meritato. Non abbiamo esitato ad intervistarli per farci raccontare com’è andata.

Ciao Unione Suonatori di Base, avete raggiunto un grande traguardo: siete stati premiati come ‘miglior arrangiamento’ al Radio Roccella Rock Contest 2019. Mi raccontate come si è svolto?

E’ stata una bella esperienza, svolta in un contesto culturale vasto. Roccella Jonica è portatrice di grandi valori culturali: dall’ interesse per la filosofia alla promozione della musica Jazz, passando per Radio Roccella la quale, dal 1976 promuove musica rock, informazione politica e tanto altro.
E’ la seconda volta che prendiamo parte a questa manifestazione; quest’anno lo spirito è stato più interessante, infatti, si è svolto un festival teso a premiare le caratteristiche di tutti piuttosto che mettere in competizione sfrenata gli artisti. Ricevere il premio inerente il miglior arrangiamento è stato bello perché siamo stati considerati come un gruppo originale con caratteristiche che, a detta loro, raramente si trovano in giro. Noi, ironicamente, crediamo che questo premio sia tale perché attraverso la nostra filosofia “strascix” coltiviamo l’arte dell’arrangiarsi.

Come siete venuti a conoscenza di questo contest?

Era l’aprile del 2017, tornavamo da un minitour a Copenaghen e, immediatamente abbiamo partecipato all’Arezzo Wave Calabria a Cosenza. In quel contesto abbiamo incontrato gli amici del gruppo “Mad Vintage”, uno splendido complesso musicale della Locride. Furono i Membri di questa band a informarci di questo splendido contest e partecipammo.

Con quali brani avete partecipato e quali criteri avete utilizzato per la scelta?

Abbiamo suonato quattro nostri brani: “Ioi se”, “Frati e suaru”, “Venitinnevia”, “Peoplefight”. In questi quattro brani abbiamo testi in dialetto calabrese, lingua italiana e lingua inglese. I generi interpretati variano dal reggae roots, a ritmi popolari calabresi tendenti al levare, passando per il rock melodico. In sostanza il criterio base di partecipazione è stato mostrare il più possibile il nostro eclettismo musicale….limitato ma esistente.

Quale sensazione avete provato quando siete stati informati di aver vinto?

Piacevolissima… è stato un momento ecumenico soddisfacente. è stato interessante anche confrontarsi, conoscersi, ridere, scherzare con gli altri musicisti. Il tutto è stato gratificante.

Progetti futuri?

Stiamo lavorando affinché registriamo un’altra dozzina di brani. Si tratta di antichi progetti e nuovi produzioni. Il genere contemplato è il “reggae progressivo”, ci piace chiamarlo così. Vogliamo partire dal reggae roots per poi innestarlo con altre sonorità e ritmiche.

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