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ARTISTA ALLO SPECCHIO: ANTONIO MASTRIA

Antonio Mastria è un artista salentino che si occupa di musica da diversi anni. Lo ricordiamo come componente del gruppo rap Resina Sonora e in ultimo con i suoi progetti discografici da solista.

Ciao Antonio presentati ai lettori di Music in Black

Ciao, mi chiamo Antonio Mastria Gianfreda sono un cantautore della provincia di Lecce e amo raccontare storie di mare amore e musica.

Com’è nata la tua passione per la musica?

Da piccolo mio padre mi regalò una chitarra acustica, capì subito che ero affascinato da quel mondo fantastico, che tuttora mi accompagna da trentasei anni: la Musica, non riuscivo ad essere indifferente alla voglia di suonare e dopo pochi anni, precisamente a dodici, cominciai a scrivere ed a raccontare quello che mi accadeva, ogni giorno ero lì con la mia chitarra, i miei amici e la mia passione. Cominciai a frequentare gli studi di registrazione e nacque un primo progetto auto prodotto intitolato “Semplici nel Tempo”, solo cinquanta copie, il genere musicale di cui mi innamorai da subito era il rap visto da me come una delle massime forme di espressione di scrittura e di cultura diretta, senza limiti di espressione nel raccontare lacrime, sorrisi e vicende di vita. Da lì conobbi due persone che sarebbero poi diventate i miei compagni viaggio, Jerry B. aka RIFLE e Claudio F. aka JAKAL due fratelli, ci accomunava la forte passione per la cultura della strada e lʼunderground, tratti distintivi degli anni 90ʼ. E poi ancora i centri sociali le jam gli street_ball fino a tarda sera, la break-dance lʼodore della vernice spray I DJ e tutto il resto, formammo così i Resina Sonora, e da questo progetto scaturì la nascita di più dischi ma anche collaborazioni e live di spessore. Diversi anni dopo decisi di lanciarmi in una nuova avventura questa volta da singolo, sogno che da tempo avevo riposto in un cassetto aperto. Un genere differente dalla musica rap, un miscuglio di sound acustico \elettronico che si avvicina al pop senza dimenticare le radici musicali da cui provengo. Elemento fondamentale allʼinterno della produzione ed arrangiamenti di questo nuova avventura è il mio grande amico Davide Plantera, virtuoso musicale allo stato puro, quindi il 7 luglio 2019 esce: Navigare storie di mare amore e musica, assieme ad una band di cinque elementi: Davide Plantera piano-sinth, Francesco Grisolia Basso, Gianluca Danesi percussioni, Giuseppe Caggiula Chitarra ed Emanuele Crespino Batteria. Insomma sono alla continua ricerca di qualcosa che non vorrei trovare mai, la passione per me è questo: una continua esperienza in evoluzione.

Il tuo miglior pregio?

Ho studiato come tecnico del suono al Roma sound design, ho fatto molta gavetta con i service dell’ interland Salentino, quindi credo che il mio miglior pregio sia quello di poter concretizzare anche da solo la produzione\registrazione\missaggio di un brano o disco che sia. Dal punto di vista caratteriale penso che il mio miglior pregio sia la calma nellʼaffrontare i piccoli problemi quotidiani e la disponibilità nei confronti delle persone per me importanti.

Il tuo miglior difetto?

Essere un po’ distratto

Descriviti con 3 aggettivi…

Distratto, innamorato, sognatore

I tuoi artisti preferiti?

KRS one, Paolo Conte, Daniele Silvestri, Steve Wonder, Pino Daniele (Napoli Centrale), Pantera.

Sogni nel cassetto?

Riuscire a portare la mia musica oltre le barriere che a volte si creano per una poca considerazione di chi attualmente produce musica originale discostandosi dalla banalità

Qual è l’evento più curioso che ricordi della tua carriera artistica, quello che ti fa sorridere ogni volta che ci pensi?

Ero a Gallipoli (LE) avevo quattro anni o poco più, mentre passeggiavo con i miei genitori sul lungo mare arrivammo vicino ad una piazzetta dove vi era un concerto, i miei genitori non fecero in tempo a fermarmi e io scappai e salì sul palco, a quel punto chiesi il microfono al cantante e i musicisti presi dallo stupore cercarono di improvvisare per accompagnarmi con un brano se non sbaglio di Jovanotti. Sorrido ancora ogni volta che ci penso! Ripenso con tenerezza a quel bambino che teneva in mano il microfono quasi più grande di lui ma che già aveva ben chiaro in mente che la musica e il palcoscenico sarebbero stati il suo futuro.

Il libro più bello o che ti ha cambiato la vita?

Moby dick, perché la passione che ho per la musica e un tuttʼuno con quella che provo per il mare.

Se tu potessi trascorrere un giorno con un artista vivo o morto chi sceglieresti?

Stevie Wonder

Un pensiero su “ARTISTA ALLO SPECCHIO: ANTONIO MASTRIA

  • Antonio

    Grande Antonio

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