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ARTISTA ALLO SPECCHIO: MARIA MAZZOTTA

Ciao Maria Mazzotta presentati ai lettori di Music in Black

Ciao a tutti, sono Maria. Canto da quando avevo 17 anni e il canto mi ha cambiato la vita. Per raccontarmi preferisco usare la musica piuttosto che le parole, quindi il mio invito è di ascoltare qualche mio cd o, ancora meglio, di venire ad un mio concerto.

Com’è nato il tuo ultimo lavoro discografico?

“Amoreamaro” è nato dall’esigenza di parlare d’amore in un momento in cui questa parola é abusata. Ho scelto prima di tutto di ritornare all’Italia; nel disco ci sono solo brani italiani provenienti da regioni diverse, riarrangiati secondo il nostro sentire, e due composizioni originali. Il filo conduttore é l’amore, raccontato attraverso tutte le emozioni che questo sentimento può suscitare, trovando nel canto, come da tradizione popolare, la “cura”.

Descriviti con 3 aggettivi

Mi viene difficile rispondere.

Il primo aggettivo che mi viene in mente è sincera, nel bene e nel male.

Il secondo è severa; a volte sono troppo severa, con me e con altri.

Il terzo generosa perché, almeno quando canto, cerco di donare tutta me stessa.

I tuoi artisti preferiti e che ti hanno ispirata?

Ce ne sono diversi. Uno dei primi incontri per me molto importanti é stato quello con Gabriella Schiavone di “Faraualla”. Voci come Bobby mcFerrin, Meredith Monk mi hanno ispirato, insieme a queste ci sono tantissime altre voci, forse meno sperimentali e più tradizionali delle prime, come Lata Mangeshkar, Gabi Lunca, Esma Redzepova, Sajncho Namčylak, Argentina Santos, Chavela Vargas, Rosa Balistreri, Gabriella Ferri e tante altre.

L’album più bello che ti ha cambiato la vita?

Ci sono album che sono stati importanti in alcuni momenti della mia vita. Tra questi «The wall» dei Pink Floyd, «Tra la via Emilia e il west» di Francesco Guccini,«La terra, la guerra, una questione privata» dei C.S.I.

Hai sogni nel cassetto?

Più che sogni nel cassetto i miei sono piccoli traguardi che mi prefiggo di raggiungere. La speranza più grande è di avere sempre la forza e lo spirito giusto per affrontare tutte le prove che la vita mi preserva.

Il libro più interessante che hai letto?

Ti dico uno degli ultimi libri che ho letto e trovato molto interessante: “I vangeli per guarire” di Alejandro Jodorowsky.

La citazione preferita?

Se la vita ti dà cento motivi per piangere mostrale di averne mille per sorridere. (anonimo)

Come ti vedi tra 10 anni?

Non mi sento di rispondere, la vita mi ha insegnato che in un attimo tutto può cambiare. Quello che mi auguro è di ritrovarmi tra 10 anni col sorriso ed energia positiva.

Se tu potessi trascorrere un giorno con un artista vivo o morto chi sceglieresti?

Non riesco a citarne uno in particolare. Potrebbe essere un filosofo o un pensatore, qualcuno con cui poter discutere sul senso delle cose e sull’evoluzione interiore dell’uomo.

 

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