DONNE IN BLACK: intervista a Layla Jallow
Come è nata la passione per la black music?
Mio padre è guineano e mia mamma algerina, sono cresciuta in Francia con i suoni della musica tradizionale africana e con la musica Rai musica popolare algerina creata a Orano (dove mia mamma è nata e cresciuta). A casa c’è sempre stato un mix, abbiamo sempre ascoltato i grandi della Motown, funky sounds, soul music, Rap, R&B. É anche stato bello vedere un po’ l’evoluzione della black music, con il Rap (anche quello francese che è stato subito ben accettato), la New Jack Swing che è poi diventata R&B. Avevo 15 anni quando mio fratello Charif ha fondato la sua band e da lì ho iniziato veramente ad appassionarmi per il canto. Lui mi chiedeva di cantare i ritornelli, mi scriveva delle canzoni e andavamo a registrare in studio. Ho sempre cantato ma è mio fratello che mi ha trasmesso questa passione per il canto e per la Black music e lo ringrazio per questo.
Perché hai accettato di partecipare alla compilation ‘Donne in Black’?
Ho accettato per vari motivi. Conosco Alessandra da un bel po’ di tempo adesso e devo dire che è una gran bella persona. Ha sempre tantissime idee e fa del suo meglio per promuovere la Black music ma non solo. Quando mi ha parlato del suo progetto sono stata molto entusiasta e contenta che lei abbia pensato a me. Donne in Black è nato per far conoscere nuovi talenti della Black music del panorama italiano, sono onorata di farne parte.
Cosa pensi della scena della musica black femminile in Italia?
Onestamente conoscevo poche artiste della scena Black music in italia. Alcune che stimo tanto sia al livello personale che musicale come Lajha (Family P.), V’aniss che ha pubblicato un bellissimo album da poco o ancora MichaSoul mi piacciono tantissimo, sono proprio brave. Poi Alessandra mi ha fatto conoscere tante altre cantanti bravissime tramite Donne in Black. Sistah Awa che ha una voce spettacolare o ancora Vahimiti con la sua voce suave e caldissima. Ci vorrebbero più compilation di questo genere per far conoscere tutte le sfumature della musica Black e gli artisti che cercano di trasmettere la loro passione attraverso questo genere. Non penso che la scena della musica black femminile in Italia sia inesistente ma di sicuro ha poca visibilità.
I tuoi artisti di riferimento passati e quelli di oggi
Ho tantissimi artisti di riferimento, il più importante per me è Stevie Wonder un concentrato di talento in un’unica persona, ha cambiato la mia visione della musica. Poi ci sono i classici, Marvin Gaye, , Aretha Franklin, Michael Jackson che ha veramente rivoluzionato il modo di pensare quando si tratta di musica, il grande James Brown, Ray Charles, Etta James, Luther Vandross, Prince, Tina Turner che è una forza della natura, Gil Scott Heron, Donny Hathaway, Otis Redding e Bill Withers. Ma ho anche ascoltato tantissimo gli artisti del periodo Funky , The temptations, Kool & the Gang, the Commodores, the Isley Brothers, Rick James, Earth Wind & Fire, Zapp, Cameo, Chaka Khan, Betty davis, The Pointer Sisters; per finalmente arrivare al Rap e R&B con artisti come Erykah Badu (il mio mito!), Missy Eliott, Tupac Shakur, Notorious B.I.G, NAS, Queen Latifah, Brandy, Jamiroquai , Aaliyah, Musiq SoulChild che ascolto veramente spesso, Glenn Lewis, Maxwell, Lauryn Hill, Whitney Houston, Raphael Saadiq, Janelle Monae, Jhene Aiko, Sade, India Arie, Cee Lo Green, Joss Stone Omarion, Chris Brown e Ciara , ascolto ancora i primi brani di Usher e dei Boyz II Men e Timbaland continua a stupirmi continuamente. Ce ne sono troppi per citarli tutti però.
Con chi ti piacerebbe fare un featuring e perché?
Mi piacerebbe tanto fare un featuring con Timbaland. Mi stupisce il modo in cui riesce a tirare fuori il meglio da un’artista. Tutti gli artisti con cui ha lavorato hanno conosciuto una rinascita artistica. Aaliyah è la mia artista preferita, ha fatto capire che per fare delle hit non bisogna per forza urlare, voce dolcissima e melodie vincenti, se fosse ancora viva (pace alla sua anima) un featuring con lei sarebbe stato il massimo!! Se vogliamo rimanere coi piedi per terra (Timbaland è inaccessibile) sarei molto contenta di collaborare con Vahimiti.
Il tuo sogno nel cassetto…
Adesso che mi sono trasferita in Inghilterra mi piacerebbe trovare una band completa per poter suonare brani inediti e lavorare su un nuovo album. Cantare con musicisti che suonano live è sempre un’esperienza fantastica ed emozionante. Vorrei anche finalmente poter lavorare su un album interamente prodotto da Hiko Casio Jr, un carissimo amico e bravissimo DJ e produttore bolognese. Ho già avuto modo di collaborare con lui ed è sempre una gioia lavorare con gente come lui.
Lascia un messaggio a chi sta leggendo l’intervista
Un immenso grazie a tutte le persone che sopportano il progetto “Donne in Black” e a tutti voi che prenderete il tempo di leggere questa chiacchierata con Alessandra. É un’iniziativa che merita! Non vedo l’ora di potervi presentare un album nuovo. Peace !!