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L’intervista a RAINA: “Cimentarmi in altri generi mi diverte e mi stimola”

Ciao Raina, è uscito il tuo nuovo album ‘Geneticamente Microfonato’, come è nato e perché questo titolo?
Ciao Musicinblack prima di tutto grazie dello spazio. Il cd è nato perché negli ultimi anni ho scritto varie canzoni ed era finalmente arrivato il momento di farle uscire… Il titolo mi piaceva come suonava e poi nel gioco di parole era anche intonato con la copertina disegnata dall’artista Mauro Sgarbi.

E’ il tuo secondo disco da solista, da dove nasce la necessità di staccarti dalla crew Villa Ada Posse?
Ti confesso che sarei voluto uscire, invece che con un altro disco solista, con un nuovo album dei Villa Ada Posse, e quando dico Villa Ada penso anche a Brusco oltre che Ginko e Flavia. Abbiamo avuto vari incontri per farlo, c’era la voglia, ma, non il tempo per tutti starci dietro. Il progetto è ancora aperto, chissà magari per i 25 anni della Villa ce la faremo a regalare agli amici che ci seguono da tanto un nuovo cd tutti insieme!

Geneticamente Microfonato ‘guarda’ oltre la musica reggae; lo consideri il lavoro della maturità?
Essendo il disco solista, cimentarmi in altri generi mi diverte e mi stimola. Magari a qualcuno non può piacere questa libertà, ma, come il mondo è vario e fatto di tanti colori, anche nel mio disco si mischiano note di vari generi. Farebbe bene a tutti abituarsi ad apprezzare ciò che è diverso.

Prodotto da Bizzarri Records, non è la prima collaborazione con l’etichetta discografica; come è nato l’incontro?
Ho conosciuto Bizzarri come Sound System, poi come etichetta. Quindi intanto l’amicizia, poi la professionalità, e soprattutto la vibes della musica che usciva da quelle casse, mi ha portato per ben due dischi a Modena, dove mi hanno accolto nella famiglia come un fratello.

L’uscita del disco è stata anticipata dal video ‘Ganjamelier’; perché è stato scelto proprio quel brano?
Abbiamo sempre spinto il discorso della cannabis e del proibizionismo sin dai primi concerti tanti anni fa. Adesso più che mai, momento in cui ne parlano i politici, bisogna farci sentire!

Sei sulla scena da tantissimi anni, cosa pensi della musica black in Italia? Va tutto bene?
Nella Crisi si tagliano gli optional, prima pensi al pane, poi al divertimento. Il reggae rispetto a dieci anni fa non passa un buon momento, a livello di numeri, produzioni, eventi. Poi vedendo i numeri dell’hip hop (più pop, che hip), se la consideri “black music” credo vada a gonfie vele.

Dove è possibile acquistare il tuo album?
Puoi trovarlo negli store digitali (Google, i-Tunes, Amazon, etc.) e nei negozi di dischi distribuito da Goodfellas. E poi ai nostri concerti e alle dancehall in giro per l’Italia. Trovate tutte le date e la musica sul nostro sito www.villadacrew.it.

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