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ROCKY GANJAVOX: “Sono testardo e fiducioso, la musica reggae non morirà mai”

Ho conosciuto l’artista Rocky GanjaVox ascoltando la sua musica e associandolo subito a qualità, rispetto e tenacia. ‘Qualità’ nella musica che fa e come la fa, ‘Rispetto verso tutti e verso l’ambiente e ‘Tenacia’ in quello che fa e negli obiettivi che vuole raggiungere. È l’esempio di come la musica svolga un ruolo molto importante nella vita di ognuno di noi.

In questa intervista ci racconta la sua ‘vita musicale’ svelandoci qualche anteprima…

Ciao Rocky GanjaVox inizio con la prima domanda: com’è nata questa passione per la musica e quando sei stato rapito da quella reggae?

Ciao ALE..e grazie in anticipo per l’intervista su MUSIC in BLACK…

La passione per la musica va a braccetto con quella del calcio giocato…quindi da quando ho coscienza di me stesso. Ricordo che fin da bambino amavo il Brasile e il fatto che associavano musica e danza allo sport…(che bello! ) ma ringrazio mia mamma che un giorno (avrò avuto 12 anni) mi svelò una cassetta di BOB MARLEY. Era la prima volta che sentivo Reggae e così cominciai a ricercare musica ribelle, perché è cosi che mi sentivo: “REBEL”. Intanto nasceva in me una nuova passione… un’altra passione, quella di accompagnare la musica con il djambe fino a quando non sentí alla radio di sfuggita, su una frequenza popolare una canzone cantata in dialetto. Avevo 13 anni e lì mi si illuminò un mondo nuovo. Conobbi i Sud Suond System e il modo di cantare in DIALETTO, questo fece scattare qualcosa in me a tal punto da condurmi alla penna e al foglio, non sapevo bene cosa stessi facendo, ma sapevo solo che era quello che volevo fare. Non avevo mai pensato di cantare fino ad allora.

Con il tempo ne ho passate tante: da cantate in mezzo alla strada, microfoni improvvisati, dancehall pirata,a componente poi voce leader di una band di nome SKALENTO. Subito dopo lo scioglimento della stessa ho lavorato sul mio primo disco “casareccio” di nome LA STRADA MEA , il quale mi ha dato accesso alla conoscenza di TREBLE LU PROFESSORE componente storico dei SSS e alle prime collaborazioni con il medesimo.

“L’Unica Arma” è un album coraggioso che non punta ad ottenere consensi ma rappresenta una denuncia contro Babylon. Pensi che la musica possa cambiare realmente le coscienze?

Vero, L’UNICA ARMA è un album coraggioso però anche in cerca di consensi…cercando proprio di coinvolgere attraverso i testi un pubblico quasi disabituato nell’ascolto di musica impegnata,colpendo forte nella metrica,nella ricerca di melodie e messaggio, come a me ha insegnato questo stile.

Se la musica può cambiare le coscienze?..eh! alcuni la devono prima SENTIRE!!! posso solo dire che la mia viene aiutata a migliorarsi ogni giorno ma spero nel mio cuore che la musica possa davvero aiutare il prossimo a trovare la strada giusta…o meglio ritrovare la strada, perché credo che noi tutti nasciamo con una missione, poi la” società” ci distrae da essa! Questo ci trasforma in ciò che non siamo.

La musica reggae oggi: cos’è cambiato? Ha lo stesso significato socio politico del passato? E Chi è il pubblico che oggi ascolta questo genere musicale?

Dico che secondo me la musica reggae non cambia nel messaggio, magari nelle sonorità, poi come sempre ci sono artisti che spingono messaggi sociali forti, altri meno…(aggiungo solo che in Italia chi è al TOP potrebbe fare di più secondo il mio punto di vista…) ma in generale dico che è proprio l’ascolto che è cambiato ed è questo che rende oggi tutto un po’ più confuso, non so chi sia oggi il pubblico della reggae music, sicuramente non è chi segue la moda, di questo ne sono certo!

Io però sono testardo e fiducioso e sono sicuro di una cosa: la musica REGGAE non morirà mai! Bisogna solo che gli alberi con le radici più salde seminino bene e che non sterilizzino il terreno, prima o poi si raccoglieranno i frutti…

Sei al lavoro su nuovi progetti musicali o ti stai dedicando del tutto alla promozione del tuo album?

In realtà io non mi fermo mai nel produrre, scrivere, ascoltare, provare con la band, (perché io e il prof collaboriamo con otto musicisti, i “The Dangeroots”), solo che adesso lo faccio con più calma e sotto la guida di Treble che mi sta aiutando tanto a crescere sempre più nello stile…e confrontarmi sempre su sfide nuove. 

La promozione dell’album, a parte con i canali social, per lo più viene fatta grazie ai live perché purtroppo le possibilità economiche sono limitate. Insomma si fa quel che si può ma posso svelare, e concludo salutando chi sta leggendo, che c’è un nuovo lavoro ‘e non parlo di un singolo’ ma di una nuova collaborazione tra me, Treble e Dani Silk ed un nuovo ragazzo che si aggiunge al trio di voci e che sorprenderà in molti ve lo assicuro…

Quindi seguiteci, ascoltate il mio ultimo album L’UNICA ARMA che trovate su tutti i digital store… e cosa molto importante venite ai nostri LIVE così da conoscerci meglio.

RESPECT! BIG UP ALESSANDRA e GRAZIE a MUSIC IN BLACK…

 

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