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GALUP RACCONTA IL SUO ULTIMO ALBUM “TRA IL BENE E IL MALE”

Galup è un artista che ama i ritmi in levare riuscendo a contaminarli con generi musicali affini. Dopo tre anni di lavoro ritorna con il nuovo progetto discografico “Tra il bene e il male” e in questa intervista racconta un po’ di novità e curiosità.

Presentati ai lettori di Music in Black
Sono un artista reggae bresciano, ho iniziato nel 2010 con il mio primo mixtape. Ho provato i casting di X Factor riuscendo ad avere un po’ di visibilità. In questi anni sono riuscito a creare un mio sound che è la mia interpretazione del mondo reggae.

Dopo tre anni di lavoro, ritorni con il nuovo album “Tra il bene e il male”. Cosa rappresenta per te?
Rappresenta per me quello che sono stati questi tre anni, il cambio di percorso musicale che ho avuto. Alcune parti di bene e male erano rimaste in me in questi ultimi periodi e le ho riflesse nelle canzoni.

Dalle diverse collaborazioni presenti nel tuo album si capisce il tuo interesse alla contaminazione musicale vero?
Non sono roots nella musica che porto in giro ma la mia visione è in levare. In questo disco ho voluto prendere i migliori dell’ambiente underground dei generi che io amo ed unirli nel mio progetto come Lion D e Claver Gold.

Quali artisti ti hanno ispirato nel tuo percorso musicale?
La mia ispirazione è venuta dal grande artista spagnolo Macaco.

Credi di più nel talento o nello studio accurato?
Sono importanti entrambi ma credo che lo studio sia la cosa migliore.

Se tu potessi scegliere di trascorrere un giorno intero con un artista vivo o morto chi sceglieresti?
Ho una gran curiosità su Vinicio Capossela.

Due aggettivi su di te
Impaziente e carismatico.

Hai sogni nel cassetto o li hai realizzati tutti?
Ho realizzato il sogno di finire questo nuovo album.

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