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ONDANOMALA: intervista a MIMMO CRUDO con il suo nuovo progetto

Ciao Mimmo, la tua attività musicale parte da molto lontano; come è nata la tua passione per la musica?

Verso i 14 anni i miei mi regalarono una chitarra proprio per l’interesse che avevo per la musica, poi verso i 16 anni ho quasi per caso imbracciato un basso e da lì non mi sono più riavuto.

Dal ‘Parto delle nuvole pesanti’ ad ‘OndAnomala’. Quale necessità ti ha spinto ad intraprendere questa nuova strada?

La voglia di cambiamento unita alla necessità di tornare a fare musica con i mie amici di sempre! OndAnomala è anche ricerca di armonia e magia, questi ideali li puoi raggiungere solo quando i rapporti umani sono guidati da affetto e stima sinceri!
Nel Parto non riuscivo più a vivere questi ideali e nemmeno a spostare la produzione artistica nella direzione che io ritenevo più valida e soddisfacente.

Nel tuo progetto c’è la valida voce di Lady U. Come è nata la vostra collaborazione?

Con Francesca Lady U, siamo stati amici prima che “colleghi” ho conosciuto lei e suo fratello Checco verso i 15 anni! Io e Checco qualche anno dopo cominciammo a suonare insieme e poco dopo proponemmo a Francesca di cantare i suoi testi sulla nostra musica! La sua originale modalità nel cantare e la sua scrittura erano perfette per il progetto Uvistra, questo era il nome del gruppo che formammo insieme a Saverio e Carlo Cefalì. Negli anni, con alti e bassi, poi non abbiamo mai smesso di suonare insieme ma il mio impegno col Parto non mi lasciava tanto tempo, fino a quando ho deciso di passare al ruolo di collaboratore e fonico del Parto e dedicarmi a tempo pieno all’Ondanomala. Questa fase felice, che voleva essere condivisione con gli amici più cari, si è fatalmente incrociata con la morte prematura di Kecco, il mio più grande e insostituibile amico!

Cosa c’è di nuovo nella tua musica?Ondanomala5

L’incontro con nuovi strumenti come violoncello e Violino, che in verità ho occasionalmente usato col Parto ma nell’originale progetto Uvistra, dal quale proveniamo io Francesca e Kecco, non erano presenti. Anche l’uso del piano elettrico e alcuni sintetizzatori sono una novità che poi nel disco sono state affinate da Federico Squassabia che ha messo le sue mani e la sua testa sopraffina! In generale credo di avere sfornato melodie più morbide e melanconiche e Fuori è Buio, il brano che chiude il disco, ne è la prova…spero più convincente!!

Quale musica ascolti e quali sono i tuoi artisti di riferimento?

Una domandona!!! Nella vita ho attraversato e ascoltato i generi più disparati e non c’è genere che contenga qualcosa che io non abbia amato. Diciamo che dal rock anni 60 e 70, anche quello sperimentale, sono passato per la New Wave e poi pian piano ho cominciato ad apprezzare il Jazz Elettrico, questo anche per via di mio fratello Massimo che già ascoltava Jazz e dintorni e sfogliava il Real Book, con lui, Checco e altri ho condiviso un felice periodo “The Friends” dove mescolavamo funk, rock e jazz elettrico! E per via del basso che in questo genere mi proponeva stimoli interessanti! Non ti faccio una lista di nomi, sarebbe lunga…posso dirti che dal vivo una piccola parte dei gruppi che ho visto sono: Pino Daniele, Billy Cobham, Police, Bob Marley, Chik Corea, Wall of Wodoo, Almamegretta, Subsonica …e tante edizioni di Pistoia Blues e Roccella Jazz. Ho certo un debito nei confronti di Pastorius, Stanley Clark, Patitucci e Marcus Miller soprattutto nel disco Tutu con Miles Davis.

Descrivi il tuo primo album utilizzando tre aggettivi…

Mediterraneo, melanconico e disomogeneo.

Dove è possibile conoscere il progetto ed ascoltare la tua musica?

Spero di fare tanti concerti… Il disco è prodotto da MkRecords e distribuito da Self quindi non è difficile reperirlo nei negozi. Inoltre in tutti gli store digitali, compreso iTunes e Spotify.

Un pensiero su “ONDANOMALA: intervista a MIMMO CRUDO con il suo nuovo progetto

  • La cara vecchia fusion anni 80. Grazie Mimmo!

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