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WOMEN IN BLACK VOL. 5: TRE DOMANDE A TIZIANA ANDREOLI

Presentati in breve ai lettori di Music in Black
Ciao a tutti! Sono una cantante, compositrice, insegnante di canto moderno e musica.
Ho iniziato a studiare canto e musica tanti anni fa, fino a laurearmi in canto jazz e in composizione per musica applicata alle immagini. Amo la musica in tutte le sue forme, ma nutro da sempre una grande passione per la musica black. Sono una persona molto curiosa e mi piace potermi sentire libera, perciò questo mi porta ad esplorare, approfondire e sperimentare costantemente questo universo infinito, creando una musica contaminata tra i generi. Attraverso la mia musica riesco a sognare e a vivere la vita con gioia e con un pizzico di magia.

Com’è iniziata la tua passione per il canto e la musica?
Non ricordo con esattezza il mio primo approccio al canto e alla musica, e penso che la grande passione che nutro per questa arte sia innata, appartiene alla mia anima. Mia mamma adorava cantare e anche mio papà ha sempre ascoltato tanta musica e la mia passione non è potuta che crescere di pari passo, e poi ho avuto la fortuna di avere una nonna appassionata di musica, soprattutto di lirica, che spesso mi canticchiava le arie più famose del repertorio. Insomma una vita che ruota intorno alla musica e a persone speciali che mi hanno aiutata a coltivare l’interesse per la musica e a studiare.

Hai partecipato al quinto volume di Women in Black; racconta come hai lavorato alla realizzazione del brano e cosa ti ha spinta ad accettare la collaborazione in questo progetto
Sono molto felice ed onorata di aver partecipato al quinto volume di questo meraviglioso progetto, che mi permette di collaborare con persone e musicisti di grande livello e un’occasione importante per parlare di “donne”, dei diritti conquistati e delle problematiche che continuano a persistere e ad affliggere il femminile, anche se in modo diverso, in tutti i paesi del mondo.
Questo brano è frutto di una bella collaborazione con la pianista, giornalista (e tanto altro ancora) Alessandra Margiotta, con la quale vivo da anni una grande amicizia. Io e Alessandra da tempo avevamo in cantiere l’idea di questo brano e questa ci è sembrata l’occasione giusta per presentarlo. Poi complici i bravissimi artisti che ci hanno supportate, Martina Prunotto alle chitarre e Roberto Salario al basso, entrambi musicisti di grande spessore che hanno impreziosito con le loro idee e il loro strumento questo lavoro di cui vado veramente molto fiera per musica e contenuti.

 

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