INTERVISTA ALLA CANTANTE E COMPOSITRICE TIZIANA ANDREOLI
Ciao Tiziana, quando è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica risale a tanti anni fa, ma in realtà penso di esserci nata. Mia mamma cantava sempre, mio papà ascoltava tanta musica e mia nonna era appassionata di musica lirica e mi raccontava e cantava, a suo modo, le arie più famose del repertorio, poi ho avuto la fortuna di incontrare persone che mi hanno aiutata a coltivare l’interesse per la musica e ad appassionarmi al canto.
Hai studiato canto a Ferrara e composizione a Rovigo. Ti senti più cantante o compositrice?
Sono sempre stata molto curiosa e questo mi ha portata a studiare tanto, ma solo dopo tanti anni sono riuscita a frequentare il Conservatorio e a laurearmi in canto jazz e in composizione per musica applicata alle immagini. E’ difficile per me rispondere a questa domanda perché le due cose oggi per me sono inscindibili, canto e compongo quella musica che mi permette di sognare, svegliarmi la mattina con quell’immensa voglia di vivere, e che mi porta a credere che magicamente a volte i sogni si avverano.
La terra di mezzo è il tuo nuovo brano. Com’è nato e cosa rappresenta per te?
La terra di mezzo è il mio nuovo brano e ne vado davvero molto fiera perché è il risultato di una grande ricerca e sperimentazione vocale e musicale, e rappresenta per me quella “emancipazione vocale e musicale” che esula da ogni tipo di stereotipo. Il far suonare la voce, rinunciando ad un testo a favore di un’espressione vocale, è per me un soffio di vento che si trasforma in canto.
Cosa vuoi dire riguardo la copertina di questo singolo?
La copertina di questo singolo è la rappresentazione astratta di una ragnatela che lascia intravedere immagini sfocate, quelle di un universo immaginario dove tutto può accadere, una realtà situata in un tempo e in uno spazio della terra, quella di mezzo, un luogo dove ci si può perdere e anche ritrovare; un universo che ci permette di immaginare un mondo dove poter liberare i nostri sogni.
Si legge la collaborazione del chitarrista Marco Cesare che ha già partecipato in altri tuoi progetti. Come vi siete conosciuti?
Marco Cesare è un giovane, talentuoso, e aggiungerei anche elegante, chitarrista.
Io e Marco ci siamo conosciuti al Conservatorio di Ferrara e da allora siamo diventati buoni amici e abbiamo iniziato una bella e duratura collaborazione.
Quale messaggio vuoi lasciare a chi ascolta La terra di mezzo?
Lasciati ispirare dalla tua terra di mezzo, perché è proprio lì che troverai la forza per realizzare i tuoi sogni. Vale sempre la pena crederci!
Nella “terra di mezzo” ognuno può trovare la sua dimensione più intima….basta chiudere gli occhi e ascoltare…